“Il Percorso delle Fonti” (funzione: turistica)

Inquadramento e generalità
Il sottoprogetto agisce nelle due zone delle Fonti di Ovile e Follonica e sulla ciclopedonale che le collega, in corso di progettazione esecutiva da parte della società vincitrice dell’apposito bando comunale.
Obiettivi
Si prevede la valorizzazione di Fonti storiche al momento non visitabili. Si pensa che questa possa essere un’occasione per delocalizzare la pressione turistica sul centro, proponendo questo percorso (Tavola 2b) come facente parte di un itinerario più ampio che ricomprenda perlomeno la Fonte dei Ferri di S.Francesco, Fontenova e S.Chiara.
Si propone che il percorso della ciclopedonale vada ad unire le Fonti “irraggiungibili” di Follonica e Ovile, passando dalla zona del recente ritrovamento di ciò che resta della Fonte di S.Bernardino (leggi il contributo del Liceo artistico su questa fonte sconosciuta).
Analisi dei bisogni
Le due fonti monumentali sono attualmente al di fuori di ogni itinerario trovandosi in aree intercluse o difficilmente raggiungibili.sottoprogetto2.png

Attività e risultati previsti
Con il restauro delle Mura (inizio lavori Marzo 2020) e la riapertura dello storico percorso di accesso alla città dall’attuale zona dell’Artigianato in viale Toselli a Porta Ovile, lungo il fosso Ravacciano (Tavola 2b; finanziato con il cosiddetto “Bando periferie”) si creeranno le condizioni per una immediata valorizzazione delle due fonti monumentali. I percorsi ciclopedonali della “zona pilota” si svilupperanno lungo i due fossi di Follonica e Ravacciano, formando una sorta di Y. I due bracci della Y andrebbero a costituire l’Itinerario delle Fonti “irraggiungibili”. La progettazione di fattibilità tecnico/economica considera il passaggio sotto via Peruzzi e sotto le Mura, per il quale il partenariato propone di valutare anche una soluzione alternativa rispetto all’attuale proposta comunale. Tale valutazione, portata avanti in collaborazione con il Liceo Artistico (indirizzo Architettura e Ambiente), verrà presentata alla nuova Amministrazione non appena essa rimostrerà interesse per questo sottoprogetto, e il Tavolo di confronto potrà trattare lo specifico tema.
Beneficiari e fruitori
Il percorso sarebbe un valore aggiunto della ciclopedonale, soprattutto qualora il tracciato definitivo fosse un po’ più suggestivo di quello attualmente proposto dal Comune. In particolare riguardo l’attraversamento sotto le Mura, sotto via Peruzzi e a lato del fosso di Ravacciano. Ne risulterebbero beneficiari i turisti, e chiunque dovesse raggiungere in sicurezza le scale mobili e la zona dei campetti sportivi (vedi sottoprogetto 1).
Ambito e ruolo degli IIS
Collabora al sottoprogetto il Liceo Artistico D.Buoninsegna, indirizzo Architettura e Ambiente con “Valorizzazione e cura di luoghi abbandonati: il caso del Parco delle Mura. La memoria dei volontari e il protagonismo giovanile insieme per rigenerare, reinventare, valorizzare e promuovere i beni identitari senesi persi nel tempo”: Progetto biennale di bioarchitettura per la “Riqualificazione delle Valli senesi”. INBAR, e per altri sottoprogetti WWF e Legambiente, condividono la propria esperienza di riqualificazione e valorizzazione con gli studenti, nell’ambito del progetto Giovani e beni comuni.
Per lo specifico sottoprogetto, oltre a piccoli studi sulle Fonti, gli studenti hanno effettuato il rilievo digitale del sottopasso del ponticello di via B.Peruzzi, lo hanno restituito su CAD e simulato la riapertura del passaggio pedonale sotto le Mura con un passaggio in quota.