“Il Sistema delle buone pratiche” (funzione: documentale)

Inquadramento e generalità
Rigenerar_SI pone grande attenzione alla sostenibilità, progettando e sperimentando su campo una serie di “buone pratiche” che seguono la logica multifunzionale e multidisciplinare del Parco. Non solo le più ovvie, connesse alla sua matrice agricola, ma anche al potenziamento dei servizi ecosistemici (certamente da collocare fra i beni comuni ambientali), alla mobilità, energia, diffusione di servizi di ambito sociale-culturale su temi quali la salute fisica e mentale, coesione sociale, tecniche per stimolare energie collettive. Si tratta in pratica di ciò che la letteratura anglosassone chiama Nature-based Solutions (NbS) e di cui la Comunità Europea agevola lo sviluppo e la condivisione.

Obiettivi
Il sottoprogetto (9 Ottobre 2019 – 31 Luglio 2020) è trasversale a tutti gli altri attivati e in parte già attuati. Prevede l’organizzazione di un “Sistema delle buone pratiche”, attività non approfondita nel progetto preliminare di un lustro fa, ma oggi finalmente dettagliabile come insieme di buone pratiche da mettere a sistema nel contesto del Parco multifunzionale periurbano. L’obiettivo finale del progetto prevede anche la pubblicazione di un “dossier”.

Analisi dei bisogni
Il Parco risponde a bisogni della comunità locale, che l’ha messo al primo posto fra i propri desiderata nell’unico momento partecipativo degli anni di crisi, proprio perché lo ha ritenuto un progetto sostenibile e in grado di aumentare la resilienza cittadina.
La transizione verso la sostenibilità, che è tema di questo sottoprogetto, richiede un cambiamento, verso cui Siena è già ben predisposta. Serve però una metamorfosi comportamentale che renda i cittadini “praticanti attivi” della sostenibilità.
Le azioni intraprese nella Valle “pilota” fanno parte di un insieme di “buone pratiche”, la cui organizzazione e documentazione deve divenire patrimonio pubblico per essere replicata almeno nel contesto dell’intero Parco (le altre valli).

Attività e risultati previsti
Verrà documentata (in una sorta di “dossier”) la progettazione e sperimentazione su campo di buone pratiche portate avanti all’interno di tutti i sottoprogetti, codificandole in un “Sistema delle buone pratiche”, definibile anche come insieme organico di azioni sostenibili per la cura e la valorizzazione dei beni comuni ambientali.
Si definirà la fattibilità tecnico-economica di ogni azione e la si attuerà (nel breve/medio periodo) o, per le più costose, si inserirà nella partecipazione a bandi di finanziamento per l’implementazione dell’intero Parco (obiettivo di lungo periodo).
I risultati pratici di breve termine del sottoprogetto sono quindi la progettazione e lo sviluppo di azioni sostenibili nell’ambito periurbano del Parco, e la successiva implementazione e documentazione di un insieme organico di “buone pratiche” per la cura dei beni comuni. Tutto ciò per arrivare un giorno a rendere Siena più resiliente.

Beneficiari e fruitori
L’emergenza climatica richiede l’impegno di tutti per tutti, ma sono i Giovani che devono guidare il cambiamento. Hanno nuova conoscenza e prospettiva di vita, e la volontà non può mancare, perché ne va del loro futuro. Le Associazioni che hanno proposto il sottoprogetto (Legambiente e WWF) da decenni esprimono questa necessità, finora al di fuori di ogni allarmismo e catastrofismo, che purtroppo, continuando sull’attuale strada, rischierebbe a breve di trovare una giustificazione. Ora intendono agevolare i giovani nella comprensione della sostenibilità, ma soprattutto nella sua pratica, perché il tempo proficuo per agire sta scadendo.

Ambito e ruolo dei partecipanti
Collaborano al sottoprogetto gli Istituti di Istruzione Superiore già attivi negli altri sottoprogetti. WWF e Legambiente condividono con i giovani la propria esperienza sulla progettazione e realizzazione di buone pratiche, nell’ambito di “Giovani protagonisti per le comunità locali”, con il progetto “I Giovani e il Volontariato in azione per la sostenibilità: il Parco delle Mura e il Sistema delle buone pratiche”. Collaborano l’Istituto Nazionale di Bioarchitettura (INBAR) e la Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB). L’Università degli Studi di Siena, coerentemente con l’impegno preso nel progetto Mura, Fonti e Valli (relativo all’intero Parco delle Mura), da un contributo scientifico e organizzativo (convegni, workshop, seminari e altri momenti formativi rivolti agli studenti degli IIS).