Il “Parco delle Mura” intende invece valorizzare il rapporto tra centro storico, prima periferia e spazi verdi ricompresi all’interno della cinta muraria o immediatamente esterni (zona buffer). Si sostanzia in una rete di percorsi a terra, lungo le mura, o da queste in direzione del centro, pensati per la mobilità dolce urbana e per raggiungere luoghi oggi in parte irraggiungibili.
La destinazione d’uso dei terreni è ancora principalmente agricola, ma l’attenzione va anche verso transitabilità e accesso. Qui l’ambito non è rigorosamente definito da un perimetro, ma si possono ben individuare le sue componenti principali nelle valli verdi interne, nella cinta muraria e in un’”area buffer” grande quanto basta per rendere funzionali le relazioni di scambio fra prima periferia, zone commerciali/artigianali e centro storico. Il Parco delle Mura è entrato a far parte delle previsioni della strumentazione urbanistica con il progetto COR-MAGIS. Viene definita una fase iniziale (masterplan, Novembre 2014), propositiva più che di vero e proprio progetto preliminare. Il masterplan si pone il problema della connessione con le aree fuori dalla cinta muraria, ma con un basso profilo previsionale, senza valutare funzioni ed effettive possibilità di transito. Già però individua una zona pilota: il tratto Ovile-Pispini.