La “zona pilota”

La zona attualmente si presenta come un vero e proprio “laboratorio” dove sperimentare le pratiche rigenerative sotto tutti i loro aspetti: normativi e fattivi. I terreni delle due valli coinvolte (Follonica e Ravacciano) sono in buona parte pubblici (comunali o di Siena Parcheggi) o gestiti da Legambiente (associazione capofila di Rigenerar_SI).

VallePilota

Ciò che ha reso la zona particolarmente interessante per una riqualificazione, sono le grandi opportunità che si verrebbero a creare integrando il sistema connettivo con un piccolo investimento in mobilità dolce, per la riapertura di antichi percorsi storici di accesso alla città. La zona commerciale-artigianale di Toselli, la scala mobile di S. Francesco che porta nel centro storico, i monumentali beni storico architettonici e ambientali della valle, ad oggi non raggiungibili (le Fonti di Follonica e Ovile, le Mura e i bastioni, il Bosco di Busseto e la Gora) possono essere riconnessi a basso costo; e ciò renderebbe anche possibile rigenerare le ampie zone agricole e boschive attraversate, abbandonate da decenni perché non più accessibili. L’Amministrazione comunale ha quindi fatto un progetto (denominato “Realizzazione dei percorsi ciclo-pedonali e riqualificazione delle valli verdi lungo le mura della città con collegamento ai parcheggi e alle aree periferiche”) e lo ha inserito nel più ampio contesto di “Cohesion: una strategia operativa per le periferie di Siena”.

 

Per i due quartieri che si affacciano in valle, vi sono ovvi vantaggi nel riaprire le antiche percorrenze. Ci preme qui esplicitarli, poiché ad oggi non c’è stata occasione di organizzare alcun apposito evento di comunicazione diretta per i residenti.

  1. Quartiere di RAVACCIANO
  2. Quartiere di BUSSETO/VILLINO/COZZARELLI/VIVALDI


Quartiere di RAVACCIANO

  • Collegamento pedonale/ciclabile in sicurezza alla scala mobile di San Francesco

Attualmente gli abitanti del quartiere per raggiungere la scala mobile devono fare un giro pazzesco. La maggior parte di loro preferisce quindi prendere un mezzo, spesso il proprio, per poi ritrovarsi in una zona limitrofa al centro; mentre la scala mobile li porterebbe nel cuore della città. A piedi o in bicicletta.

  • Collegamento pedonale/ciclabile in sicurezza alla zona commerciale/artigianale di viale Toselli

Scelte urbanistiche, molto sagge, già nel dopoguerra hanno impedito il collegamento motorizzato dai quartieri della prima fascia urbana al secondo anello della circonvallazione (zone commerciali/artigianali), a salvaguardia dei quartieri stessi e della loro delicata viabilità interna. Le pur vicine aree commerciali/artigianali, ad oggi, non si possono però neanche raggiungere a piedi o in bicicletta, previsione peraltro inserita nella strumentazione urbanistica degli ultimi decenni.

L’unica infrastruttura prevista per questa “valle pilota” (la ciclopedonale di collegamento fra viale Toselli, la scala mobile di S. Francesco e le Fonti di Ovile) colma questa grave lacuna, permettendo di raggiungere viale Toselli, per acquisti o lavoro, attraversando una valle per meno di un Km, e con solo il 3% di pendenza ! (“falsapianura”). Anche i residenti della zona di Ravacciano più lontana da Ovile disporrebbero di una connessione con la valle estremamente pratica.

  • Ripristino funzionale dei campetti sportivi alle Fonti di Ovile

I campetti sportivi abbandonati sono di fatto ad oggi difficilmente raggiungibili, sia dai quartieri limitrofi che dalla periferia. Ad oggi questo porterebbe a doverli raggiungere con un mezzo motorizzato, ma in zona non esistono possibilità di parcheggio se non a pagamento. La riapertura dei camminamenti utilizzati prima dell’avvento della motorizzazione (che non a caso sono quelli previsti per il Parco) renderà i campetti sportivi nuovamente accessibili: da lì parte la ciclopedonale di progetto.

  • Attività sportivo salutistiche

L’attività sportivo/salutistica, oltre che presso i campetti alla Fonte di Ovile, potrà ovviamente essere praticata anche lungo la ciclopedonale (biking, jogging, etc). La maggior parte delle aree vallive private ai margini della ciclopedonale non saranno accessibili, ma sono previste anche molte aree pubbliche, o private ad uso pubblico, quali ad esempio il Bosco di Busseto, la cui estensione verrà triplicata. La riqualificazione e la condivisione di tale Bosco da parte dei due quartieri è uno degli obiettivi del progetto.

  • Attività agricole e sociali

Altro obiettivo di progetto è il ripristino funzionale (ortofrutticolo) di zone agricole abbandonate. Ampie zone agricole, private ad uso associativo, verranno messe a disposizione di chiunque voglia aderire al partenariato di progetto, per divenire gestore di un orto e/o di parte di un frutteto, condividendone gli obiettivi e seguendo le poche regole previste. Il sistema di connessione e quello degli orti costituiranno un buon substrato per intessere rapporti sociali. A riguardo è comunque previsto lo sviluppo di molte altre funzioni (crossbooking, zone relax, vendita diretta dei prodotti agricoli, etc).


Quartiere di BUSSETO/VILLINO/COZZARELLI/VIVALDI

  • Collegamento pedonale/ciclabile in sicurezza alla scala mobile di San Francesco

Attualmente gli abitanti del quartiere non possono raggiungere la scala mobile di San Francesco, se non a loro rischio e pericolo, non essendo previsto il transito pedonale in via B. Peruzzi (non ci sono marciapiedi). Raggiungere la parte alta della città, zona Rocca Salimbeni/Arco de’ Rossi, non è certo per tutti agevole. I mezzi pubblici non possono transitare nelle anguste vie dei quartieri, e per molti di loro sarà più facile raggiungere la scala mobile che le fermate dei mezzi pubblici nelle strade di scorrimento, arrivando nel cuore della città con molto meno sforzo e in un tempo decisamente inferiore.

  • Collegamento pedonale/ciclabile in sicurezza alla zona commerciale/artigianale di viale Toselli

Scelte urbanistiche, molto sagge, hanno impedito il collegamento motorizzato dai quartieri della prima fascia urbana al secondo anello della circonvallazione (zone commerciali/artigianali), a salvaguardia dei quartieri stessi e della loro delicata viabilità interna. Le pur vicine aree commerciali/artigianali, ad oggi, non si possono però neanche raggiungere a piedi o in bicicletta, previsione però inserita nella strumentazione urbanistica degli ultimi decenni. L’unica infrastruttura prevista per questa “valle pilota” (la ciclopedonale di collegamento fra viale Toselli la scala mobile di S. Francesco e le Fonti di Ovile) e la “bretella” di collegamento con il quartiere colmano questa grave lacuna, permettendo di raggiungere la zona commerciale/artigianale per acquisti o lavoro, senza far ricorso ai mezzi motorizzati.

  • Collegamento con le scuole, la palestra Mattioli e i campetti sportivi alle Fonti di Ovile

Raggiungere in sicurezza le scuole e gli impianti sportivi di Ravacciano, pur vicinissimi, è praticamente impossibile per gli abitanti di questo quartiere. Il progetto prevede un attraversamento pedonale trasversale alla valle (e quindi alla ciclopedonale), con accesso all’altezza del Bosco di Busseto. Qui è prevista anche una valorizzazione dell’area di accesso medesima, con sosta e gioco per anziani e bambini. Anche i campetti sportivi alle Fonti di Ovile (da riqualificare) sarebbero facilmente raggiungibili a piedi o in bicicletta.

  • Attività sportivo salutistiche

L’attività sportivo/salutistica, oltre che presso palestre e campetti alla Fonte di Ovile e/o Ravacciano, potrà ovviamente essere praticata anche lungo la ciclopedonale (biking, jogging, etc). L’accesso al Parco avviene direttamente all’altezza del Bosco di Busseto, del quale si prevede una notevole estensione. La riqualificazione del Bosco di Busseto è uno degli obiettivi del progetto. In questa zona la maggior parte delle aree vallive è praticabile, perché pubblica o privata ad uso pubblico.

  • Attività agricole e sociali

Altro obiettivo di progetto è il ripristino funzionale (ortofrutticolo) di zone agricole abbandonate. Ampie zone agricole, private ad uso associativo, verranno messe a disposizione di chiunque voglia aderire al partenariato di progetto, per divenire gestore di un orto e/o di parte di un frutteto, condividendone gli obiettivi e seguendo le poche regole previste. Il sistema di connessione e quello degli orti costituiranno un buon substrato per intessere rapporti sociali. A riguardo è comunque previsto anche lo sviluppo di altre funzioni (crossbooking, zone relax, vendita diretta dei prodotti agricoli, etc).